Il giorno 11 febbraio 2021 alle ore 17,00 presso la chiesa della Madonna del Buon Consiglio al Terminetto, si è celebrata la messa in onore di Nostra Signora di Lourdes . Durante la messa Don Daniele ha pregato per gli ammalati, gli infermi, gli anziani ed ha amministrato il sacramento dell’unzione degli infermi presenti in chiesa.
La Chiesa cattolico-romana, le Chiese ortodosse e le Chiese orientali antiche la considerano un sacramento, destinato espressamente dalla Chiesa al conforto anche fisico delle persone affette da malattia, fin dai primi secoli del cristianesimo. Le pochissime.
Il Concilio Vaticano II (1962-1965) così la definisce:
Con la sacra unzione degli infermi e la preghiera dei sacerdoti, tutta la Chiesa raccomanda gli ammalati al Signore sofferente e glorificato, perché alleggerisca le loro pene e li salvi, anzi li esorta ad unirsi spontaneamente alla passione e morte di Cristo, per contribuire così al bene del popolo di Dio (LG 11)
La Costituzione apostolica Sacram Unctionem Infirmorum (30 novembre 1972), in linea con il Concilio Vaticano II ha stabilito che:
Il sacramento dell’unzione degli infermi viene conferito ai malati in grave pericolo, ungendoli sulla fronte e sulle mani con olio debitamente benedetto – olio di oliva o altro olio vegetale – dicendo una sola volta:
“Per questa santa unzione e per la sua piissima misericordia ti aiuti il Signore con la grazia dello Spirito Santo e, liberandoti dai peccati, ti salvi e nella sua bontà ti sollevi”.
Oggi il sacramento dell’unzione dei malati è visto nella luce della vicinanza di Cristo al malato e al sofferente.
Il compendio del catechismo afferma: “Questo Sacramento consente talvolta, se Dio lo vuole, anche il recupero della salute fisica”. Il Catechismo elenca tra gli effetti del sacramento “il recupero della salute, se ciò giova alla salvezza spirituale”.
La Chiesa cattolica lo amministra a chi, malato gravemente, è ancora capace di intendere e volere e così rafforzare la sua fede.
Ministro del sacramento sono il vescovo e il presbitero.